Ciao a tutti!
Non credevo foste anche voi dei mangioni come me! Vi trovo molto interessati alle scoperte culinarie di montagna, e oggi sfido i vostri palati con i taroz (o tarozzi) valtellinesi.
È un cibo antico e povero, che si compone di elementi facilmente reperibili da queste parti, in passato cucinato anche come rimedio per non buttare gli avanzi del pasto precedente.
Oggi tuttavia viene proposto sia come piatto unico (e basta eccome…è ricchissimo, una vera bomba!) che come contorno alla carne in tutti i ristoranti tipici valtellinesi.
In sostanza è una purea di patate con fagioli e fagiolini, condita con burro e l’immancabile formaggio Casera, che la fa da padrone.
Semplicità…e un sapore divinamente ricco ma anche delicato.
Il suo nome deriva dal dialetto: “tarare” è il verbo con cui i contadini indicano lo schiacciare le patate e le verdure per ridurre in purea (lo stesso verbo utilizzato anche per la polenta taragna).
Di seguito la ricetta…provate a farli…saranno di grande effetto anche durante le grigliate estive di carne…stupirete tutti e anche i bambini ne andranno matti.
Buona mangiata!
PREPARAZIONE
Far bollire in acqua le patate sbucciate con i fagiolini.
Lasciar cuocere bene fino a farli diventare molto morbidi, quindi scolare.
Schiacciare il tutto con un cucchiaio di legno in modo da ricavarne una purea un pò grumosa, salare e pepare.
Aggiungere alla purea di verdure il burro precedentemente soffritto con la cipolla, poi saltare con il formaggio Valtellina Casera DOP (preparato a dadini) fino a suo scioglimento.
Servire ben caldo e …meditare!😋😉
ohhhhhhhh, a quando la terza?
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Okkey ci sto!
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Ti assicuro che se hai un oretta a disposizione ti vengono bene…anche io ho provato e ci sono riuscita…se ce l’ho fatta io! E poi il casera oramai si trova ovunque…poca spesa tanta resa e poi li conoscono in pochi! Si fa un figurone!
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Oooooh li voglio
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