Con educazione differente il risultato è stato lo stesso, quindi il fulcro è l’autorevolezza dei genitori. Manca questo, con questa storia di voler essere amico del figlio, fratello maggiore, ma quante stronzate il padre dev’essere padre la madre dev’essere madre. Grazie della bellissima chiacchierata 😘😘😘😘
Concordo. Io ho una storia tutta duversa: ho 43 anni e sono uscita di casa per studiare a 20. Non mi sono mai state vietate discoteche e feste, viaggi e orari flessibili ma…sapevo dive potevo arrivare. E se sgarravo erano guai. I valori e gli insegnamenti, quelli di erano precisi e netti e guai a uscire dal seminato. Oggi invece è tutto concesso, tutto tollerato, e questi sono i risultati.
Non sono una mamma anche se ho 48 anni, ma sono e sono stata figlia. Io a undici anni giocavo con le barbie e i bambolotti. Ho dormito nel letto con i miei quando avevo paura fino a dodici anni. Le feste per me finivano alle 11,30. La prima discoteca l’ho vista a 21anni insieme ad un fidanzato che mia madre conosceva e insieme a mio fratello. Il primo viaggio all’estero l’ho fatto a 26anni perché ho lavorato e mi ero messo i soldi da parte, se era per mia madre non sarei partita mai. Ecco questa è stata la mia educazione di una donna nata nel 1970. La colpa è dei genitori non hanno saputo gestire la tecnologia e la globalizzazione che avanzava. Tutto il resto è il caso, del caso e della sfortuna sono piene le pagine di storia. Lo studio e mia madre mi hanno fatto comprendere il discernimento, usa la tua testa.
Vero, ma non so nemmeno se esista davvero una soluzione…
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i tempi cambiano, la violenza no specie qundo diventa pronografia del danaro: credimi, sono indignato come te, ma non basta
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Siamo sulla stessa linea d’onda!😘
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Con educazione differente il risultato è stato lo stesso, quindi il fulcro è l’autorevolezza dei genitori. Manca questo, con questa storia di voler essere amico del figlio, fratello maggiore, ma quante stronzate il padre dev’essere padre la madre dev’essere madre. Grazie della bellissima chiacchierata 😘😘😘😘
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Concordo. Io ho una storia tutta duversa: ho 43 anni e sono uscita di casa per studiare a 20. Non mi sono mai state vietate discoteche e feste, viaggi e orari flessibili ma…sapevo dive potevo arrivare. E se sgarravo erano guai. I valori e gli insegnamenti, quelli di erano precisi e netti e guai a uscire dal seminato. Oggi invece è tutto concesso, tutto tollerato, e questi sono i risultati.
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Non sono una mamma anche se ho 48 anni, ma sono e sono stata figlia. Io a undici anni giocavo con le barbie e i bambolotti. Ho dormito nel letto con i miei quando avevo paura fino a dodici anni. Le feste per me finivano alle 11,30. La prima discoteca l’ho vista a 21anni insieme ad un fidanzato che mia madre conosceva e insieme a mio fratello. Il primo viaggio all’estero l’ho fatto a 26anni perché ho lavorato e mi ero messo i soldi da parte, se era per mia madre non sarei partita mai. Ecco questa è stata la mia educazione di una donna nata nel 1970. La colpa è dei genitori non hanno saputo gestire la tecnologia e la globalizzazione che avanzava. Tutto il resto è il caso, del caso e della sfortuna sono piene le pagine di storia. Lo studio e mia madre mi hanno fatto comprendere il discernimento, usa la tua testa.
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Forti verità.
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Lo riprendo dopo. Effettivamente ci vuole calma…
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